CAMMINI TRA NATURA ED ARCHITETTURA IN VALCELLINA (PN) – percorsi nella memoria storico-ambientale di insediamenti tra acqua e terra:
“E’ il torrente Cellina. O la Cellina, come dicono qui. E’ quest’anima materna, femminea che con la pazienza dei secoli, con l’eterno ritorno dei cicli e ricicli di gelo e disgelo ha scavato e disegnato le ganasce della valle. Turbolenza e quiete. Lago e fiume. Salto e stasi. Forza e pace. E’ l’acqua che è vita, che è strada: un crocevia di direzioni tra la risalita lenta e violenta della valle e la scesa mossa e infaticabile del fiume”.
” L’architettura della Valcellina ha tante anime ma una sola origine: la propria terra. L’uomo costruisce partendo da quello che gli è dato: la pietra se è la pietra, il legno se è il legno. Costruisce su quello che gli è dato (…). L’esperienza, la pratica quotidiana dell’esercizio di sopravvivenza, sono la prima forma di tecnologia”.
R. LORENZI, G. CALLIGARO, Valcellina – un modo di essere in viaggio, 1999
(pagina in allestimento)
Presentazione
Inquadramento
Riferimenti bibliografici
Premesse sui cammini tra e negli insediamenti
Cammino da Prapiero ad Alcheda-Rompagnel
Cammino da Andreis a San Daniele del Monticello
Cammino da Andreis a Bosplans
Cammino da Bosplans a Forcella Crous
Cammino da Barcis a Predaia
Cammino da Barcis a Roppe
Cammino da Roppe a Molassa
Cammino da Barcis ad Armasio
Arcola: tra il torrente ed il bosco
Contron: tra il torrente e le montagne
Cellino di Sotto: tra il torrente e la valle
Cellino di Sopra: nella valle tra i torrenti